martedì 28 agosto 2007

Il divario fiscale tra Italia e Austria

«Parliamoci chiaro - attacca Thomas Baumgartner, presidente di Fercam, azienda leader nei trasporti e nella logistica con 1300 dipendenti e un fatturato di 385 milioni nel 2006 - i 5,3 milioni di utile ante tasse si sono ridotti dopo il pagamento delle imposte a 1,7 milioni. Con quali risorse possiamo finanziare gli investimenti indispensabili per un'azienda come la nostra? Stiamo rivedendo conti e programmi. Dovevamo quotarci in autunno, ma in queste condizioni meglio aspettare. Ci sono anche altri strumenti di finanziamento ma soprattutto c'è a due passi un'Austria dove le tasse gravano sull'impresa per il 25% mentre in Italia, sommando tutti i balzelli, siamo fra il 50 e il 70%. Dobbiamo difendere un'azienda solida con 1300 dipendenti e non possiamo sottovalutare questi aspetti» Leggi articolo completo

Fonte:
"Troppe tasse, meglio l'Austria" di Claudio Pasqualetto, Il Sole 24 Ore, mercoledì 8 agosto 2007, pag. 16

Bigliografia & Web:
Sito dell'azienda FERCAM

venerdì 24 agosto 2007

La riforma della tassazione delle rendite finanziarie: domande e risposte

Fonte: "Così l'impatto sui risparmiatori" Isabella Bufacchi Il Sole 24 Ore, giovedì 23 agosto 2007, pag. 4

Che cosa cambia con l'aliquota unica al 20%?
La normativa vigente prevede due aliquote, al 27% e al 12,50%: la riforma intende semplificare il regime con un'unica aliquota al 20%. Le persone fisiche non titolari di reddito d'impresa restano assoggettete alla ritenuta alla fonte

Quali strumenti e quali attività saranno tassati meno?
Calerà dall'attuale 27% al 20% l'aliquota sugli interessi di:
- Conti correnti, depositi bancari e postali
- Accettazioni bancarie e titoli di debito di emittenti privati con durata inferiore ai 18 mesi
- Obbligazioni con rendimenti non allineati ai parametri di legge e i titoli atipici (per esempio, i reverse convertible)

Per quali strumenti e quali attività finanziarie l'aliquota al 20% rappresenta un aumento della tassazione?
I proventi assoggettati attualmente all'aliquota del 12,50% (che salirà al 20%) riguardano:
- cedole e rendimenti di tutti i titoli di Stato (BoT, CcT, BTp), i buoni postali, le obbligazioni societarie, bancarie, strutturate e cartolarizzate con durata superiore ai 18 mesi
- le partecipazioni a fondi comuni e gestioni patrimoniali; le plusvalenze derivanti da partecipazioni azionarie

I titoli di Stato, i buoni postali, le obbligazioni acquistate prima dell'entrata in vigore della nuova aliquota al 20% continueranno a essere tassate al 12,50%?
Il Governo sta studiando un meccanismo tecnico che consenta al Fisco di non tassare gli strumenti già in portafoglio prima della riforma ma anche di evitare la segmentazione del mercato con una doppia tassazione tra vecchie e nuove emissioni

Sono previste soglie di esenzione per le classi meno abbienti?
La formula della soglia di esenzione al momento sembrerebbe sia stata scartata perchè impraticabile: il sistema italiano è basato sulla ritenuta alla fonte e non sulla tassazione delle rendite finanziarie nella dichiarazione dei redditi

La riforma della tassazione delle rendite finanziarie nel programma di governo dell'Unione

"In questi anni si è realizzato un drammatico impoverimento
del potere d’acquisto dei redditi medio-bassi. Ma è anche
stato riconosciuto un vantaggio fiscale alla rendita piuttosto
che ai redditi prodotti dalle imprese. Dobbiamo
invertire questa situazione attraverso una politica fiscale
che realizzi:

  • ...
  • la uniformità del sistema di tassazione delle rendite finanziarie a un livello intermedio tra l’attuale tassazione degli interessi sui depositi bancari e quella sulle altre attività finanziarie, con l’esclusione dei redditi di piccoli patrimoni, in coordinamento con l’imposizione societaria e la tassazione di dividendi e plusvalenze azionarie
  • ...

Fonte: "Per il bene dell'Italia. Programma di governo 2006-2011", pagg. 203 e 204

Interessi, dividendi e plusvalenze: la tassazione in alcuni paesi europei

REGNO UNITO
Interessi: ritenuta d'acconto del 20% - tassazione progressiva: aliquota 10% fino ad un reddito di 2150 sterline, 20% da 2150 a 33300 sterline e 40% a partire da 33300 sterline

Fonte:
"Il confronto in Europa", a cura di Dino Pesole, Il Sole 24 Ore, giovedì 23 agosto 2007, pag. 5

Tasse, burocrazia e investimenti esteri.

"L'eccesso di burocrazia e l'alta imposizione sulle imprese sono ostacoli. Fanno parte di un insieme di motivi per cui l'Italia attira meno investimenti esteri. Qualcosa non funziona."

"Fino al 2005 gli investimenti di imprese USA in Italia sono stati meno di 26 miliardi di dollari, contro addirittura 324 miliardi in Gran Bretagna, ma anche 86 in Germania, 61 in Francia e 43 persino in Spagna."

"Quel che conta non è solo l'entrata di capitali di per sè, ma la conoscenza che porta. Ricordiamo che oggi un'investitore ha la possibilità di andare ovunque. Se sceglie l'Italia, è un segno di fiducia."

Fonte: "Tasse e burocrazia scoraggiano gli investimenti" , intervista di Alessandro Merli a Ronald P. Spogli, ambasciatore Usa in Italia , Il Sole 24 Ore, venerdì 24 agosto 2007, pag. 3

Guida al nuovo sistema di tassazione dell'IRPEF

martedì 21 agosto 2007

Contro le tasse

Perchè abbattere le imposte si può, si deve, e non è affatto di "destra"
Oscar Giannino, Contro le tasse, Mondadori, 2007

Democrazia: il dio che ha fallito

"La democrazia è una forma di religione: è l'adorazione degli sciacalli da parte dei somari"
Henry Louis Mencken

L'economia del tempo e dell'ignoranza

"Sarebbe impossibile pensare all'economia austriaca come a qualcosa che non sia l'economia del tempo e dell'ignoranza"
Karen I. Vaughn, Austrian Economics in America. The Migration of Tradition, Cambridge UP, 1994